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Alimentazione e Omotossicologia
02/04/2016

Disintossicare l’organismo può aiutare prima di intraprendere una dieta. Lo suggerisce l’omotossicologia o medicina antimiotossica, la disciplina nata negli anni Trenta del Novecento per opera del medico tedesco Hans-Heinrich Reckeweg che affonda le sue radici nell’omeopatia classica di stampo hahnemanniano e si avvale, sotto molti aspetti, del rigore clinico e della validazione scientifica peculiari della medicina convenzionale attuale.

L’omotossicologia identifica nelle omotossine la causa cui ricondurre tutte le malattie. Secondo questa pratica di medicina alternativa, il sovrappeso e l’obesità sono definite patologie di deposito. Per la medina antimiotossica, l’organismo, nel corso della vita, si satura di tossine di vario tipo (alimentari, metaboliche e derivanti da farmaci). 
 

 

Il nostro corpo è in continuo e diretto contatto con il mondo circostante da cui riceve energia e sostanze di vario genere: batteri, virus, tossine alimentari, farmaci, inquinamento ambientale(i cosidetti stressori esogeni) e prodotti intermedi dei diversi metabolismi e cataboliti finali, cioè le sostanze di scarto che si formano all’interno dell’organismo stesso (stressori endogeni).  Se le tossine non sono particolarmente aggressive e i sistemi di detossificazione identificati negli organi emuntori sono efficienti, la tossina attraversa l’organismo ed è eliminata, con il conseguente mantenimento dell’equilibrio interno. Se invece le tossine sono particolarmente aggressive o i sistemi di drenaggio non funzionano come dovrebbero, le tossine si accumulano e l’equilibrio organico risulta alterato. A questo punto, l’organismo per mantenere l’omeostasi (cioè la capacità di autoregolazione degli esseri viventi di mantenere costante l’ambiente interno nonostante le variazioni dell’ambiente esterno) innescherà dei meccanismi di autodifesa ovvero le malattie.  Che si tratti di patologie di lieve entità o di problematiche più importanti e serie, l’omotossicologia può intervenire per ristabilire il corretto equilibrio organico eliminando le sostanze responsabili dell’intossicazione. In questo senso l’omotossicologia, integrata e affiancata a terapie tradizionali, può rappresentare un aiuto in più per la cura di differenti patologie.  E ciò vale anche quando si parla di sovrappeso e obesità.

Secondo questa teoria quindi una buona regola, prima di intraprendere una dieta dimagrante è cercare di ridurre il carico tossinico, depurando l’organismo. Dopo aver compiuto tale passaggio, si potrà intraprendere una dieta mirata alla riduzione del peso, combinando un regime alimentare ipocalorico ma bilanciato con l’attività fisica. In questo senso l’omotossicologia può fornire un valido aiuto per coloro che decidono di intraprendere una dieta,  affiancando ed integrando gli interventi per la riduzione del peso con una cura omotossicologica mirata.

 

Per ripulire e depurare l’organismo da scorie e tossine infatti, potrà essere utile intraprendere una terapia con farmaci omeopatici, variabile da soggetto a soggetto e secondo le indicazioni del medico. I rimedi omotossicologici impiegati nel processo di depurazione del corpo andranno a favorire il drenaggio delle tossine dagli organi emuntori, cioè quegli organi deputati all’eliminazione di sostanze di rifiuto che diventerebbero tossiche se si accumulassero nell’organismo.
Sono organi emuntori
 

  • la pelle,
     
  • l’apparato respiratorio,
     
  • l'apparato urinario e digerente,
     
  • il fegato 
     
  • le vie biliari.  
     

Oltre ai farmaci omeopatici esistono anche alimenti ad alto potere disintossicante che potranno favorire questo processo. Si tratta di frutta e soprattutto verdura ad alto potere disintossicante (ad esempio, carciofi, finocchi, insalate dal gusto amaro) che, oltre a detossinare  l’organismo andranno anche a fornire nutrienti importanti quali sali minerali e vitamine, indispensabili, insieme a tutti gli altri nutrienti, una buona e corretta alimentazione.

 

A cura di:

Dr. Mauro Bandera
Spec. in Tisiologia e Malattia dell'Apparato Respiratorio
Spec. in Oncologia
 

Redatto da:

Sig.na Federica Baj
Giornalista

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