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Rinite Allergica
25/07/2016

In Italia è la causa più comune di affezione delle vie aeree superiori e interessa circa 12 milioni di italiani, circa il 20% della intera popolazione. La rinite allergica, una patologia che se non tenuta sotto controllo può interferire pesantemente con la qualità di vita dei soggetti che ne sono affetti. Per questo è di fondamentale importanza non sottovalutare i disturbi e rivolgersi allo specialista appena i sintomi si fanno più frequenti e severi. Ne parliamo con l’allergologo Franco Alfredo de Domenico.

 

Dott. De Domenico, che cosa è esattamente la rinite allergica?

La rinite allergica è una forma di “raffreddore” causata non da un’infezione virale o batterica ma da sostanze organiche o meno diffuse nell’aria che si inalano con la respirazione.

E’ quella che i nostri nonni chiamavano “raffreddore da fieno” perché, non conoscendo l’esatta eziologia, la causa, si erano comunque accorti che alcune persone, quando entravano in contatto con il fieno o l’erba, manifestavano un forte raffreddore che poteva nientemeno arrivare a episodi di febbre altissima.

 

Quali sono i disturbi che questa patologia può provocare?

Normalmente in persone sane l’inalazione di sostanze esterne può al massimo causare una serie di starnutazioni o colpi di tosse. In soggetti già allergici, invece, può dare luogo a una risposta infiammatoria, delle vie aeree superiori: naso, gola, con riniti; oppure delle vie aeree inferiori, bronchi, polmoni, con asma. 

 

Quali sono le cause che provocano la rinite allergica?

La causa della malattia è da ricercare negli allergeni che sono sostanze di origine biologica o meno solitamente innocue per la maggior parte delle persone, ma che in taluni individui, detti allergici, sono in grado di produrre manifestazioni di varia natura che vanno dal prurito nel naso, nelle orecchie, in gola alla secrezione abbondante di muco, in genere trasparente, fino ad arrivare alla poliposi nasale o a manifestazioni più gravi.

 

Un esempio degli allergeni che causano più frequentemente il disturbo?

Gli allergeni possono essere, pollini, pelo di animali, farine, muffe, acari, polveri di legno, metalli o anche liquidi.

Quindi la rinite allergica non è altro che una specie di raffreddore che compare senza altri segni di malattia in determinate situazioni o in determinati periodi dell’anno.

 

Quale è l’incidenza della patologia oggi?

Purtroppo, come tutte le manifestazioni di allergia, l’incidenza della rinite allergica nella popolazione italiana sta aumentando costantemente. Questo sia per la maggiore attenzione che le persone rivolgono alla propria salute, sia per un reale aumento dei casi sulle cui cause gli immunologi stanno indagando da decenni.

 

Ha senso quindi parlare di prevenzione?

Sì, quando si soffre di questa patologia si possono adottare misure profilattiche come evitare l’esposizione a certe sostanze delle quali già si conosce l'incompatibilità. Ovviamente in caso di esposizione agli allergeni sul luogo di lavoro, il problema è di più difficile soluzione per altri motivi, negli altri casi invece può bastare il semplice allontanamento dalle situazioni che causano l’allergia.

 

Come si diagnostica la rinite allergica?

La diagnosi della rinite allergica si basa su alcuni punti: un’accurata anamnesi è il primo passo da intraprendere; poi, una visita completa specialistica da un otorinolaringoiatra con endoscopia nasale fornisce una visione della situazione a livello locale; gli esami sierologici possono dimostrare la presenza o meno di indicatori di uno stato allergico. Infine le vere e proprie prove allergiche permettono, nel caso degli allergeni più comuni, di individuare la sostanza cui si è intolleranti. A riguardo dell’ultimo punto si pone l’accento come una negatività alle prove allergiche non escluda completamente la diagnosi di rinite allergica. Infatti, gli allergeni testati sono limitati ai più comuni, questo significa che una persona può comunque essere allergica ad altre sostanze non valutate nei test.

 

Quali le terapie e le cure più efficaci?

Dopo aver posto diagnosi di rinite allergica si apre un ventaglio di terapie che possono essere usate singolarmente o combinate. Si va dalla terapia locale con spray, all’assunzione orale diantistaminici o cortisonici fino al vaccino. Quest’ultima scelta sarebbe la migliore perché tende a guarire più che a contenere i sintomi, tuttavia la somministrazione di un vaccino ad hoc non è sempre percorribile ma va valutata da soggetto a soggetto.

 

 

 

A cura di:

Dr. Franco Alfredo De Domenico
Spec. in Otorinolaringoiatria

 

(Franco Alfredo de Domenico, allergologo)

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