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Trattamento Osteopatico Viscerale
12/05/2021
Dr. Tosti, perchè il reflusso gastro-esofageo è una patologia che non deve essere sottovalutata?
Il reflusso gastro-esofageo è una patologia frequente che consiste nella risalita dei succhi gastro duodenali nel tratto esofageo modificandone, se protratta nel tempo, il tessuto. I succhi acidi provenienti dallo stomaco, infatti, non possono essere sopportati dal tessuto esofageo che nel tempo può andare incontro a corrosione.
Questa patologia è la più diffusa per quanto riguarda l’apparato gastroenterico, tanto che colpisce ad oggi circa 4 milioni di persone solo in Italia.
Quali sono le cause?
- Cattive abitudini: fumo, alcool e consumo eccessivo di caffè
- Assunzione di farmaci: sedativi, anestetici, antidolorifici, antidepressivi e certi tipi di antibiotici
- Situazioni patologiche: presenza di ernia iatale
- Rallentamento dello svuotamento gastrico: a causa dei pasti troppo abbondanti, dell’eccessivo consumo di cibi grassi, dolci e cioccolato
Sintomi:
I sintomi del reflusso gastro esofageo sono principalmente di 2 tipi:
- Rigurgito
- Pirosi: bruciore che sale dallo stomaco alla gola può comparire in qualsiasi momento ma, solitamente, si manifesta dopo un pasto, durante la notte, durante i momenti di riposo (pisolini) e dopo un importante sforzo fisico.
- Bruciore alla bocca dello stomaco o alla regione retrosternale
- Dolore articolare al torace o alla porzione cervico-dorsale della colonna vertebrale
- Gonfiore
- Difficoltà digestiva
- Eruttazione (con senso di momentaneo beneficio)
- Raucedine
Diagnosi:
Per diagnosticare il reflusso gastro esofageo è bene rivolgersi ad un Medico specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva che, dopo un’accurata visita, potrà consigliare di svolgere alcuni esami di approfondimento:
- Ph-metria
- Ph-impedenziometria
- Endoscopia
- Manometria esofagea
È possibile prevenire questo reflusso?
Certo, la cosa che più può aiutare per la prevenzione è condurre un corretto stile di vita, e quindi:
- Non riposare poco dopo aver mangiato
- Ridurre o eliminare i cibi troppo grassi
- Ridurre o eliminare i cibi fritti
- Non andare in sovrappeso
- Non fumare
- Ridurre l’alcool
Dottore, perché l’osteopatia ha efficacia su una patologia viscerale?
Il GERD rappresenta una patologia del sistema gastroenterico ma che manifesta sintomi anche di natura muscolo-scheletrica. Il passaggio di materiale gastrico nell’ esofago modifica i tessuti che ne entrano in contatto o che hanno continuità con esso. Inoltre, essendoci una valvola (cardias) tra stomaco ed esofago soggetta all’ influenza del sistema nervoso autonomo ma anche dell’equilibrio pressorio tra addome e torace, il coinvolgimento del diaframma è piuttosto immediato; il quale inserendosi su gabbia toracica e colonna mediante i suoi pilastri influenza la componente articolare e vertebrale con facilità.
L’osteopatia ha l’obbiettivo di migliorare la meccanica dello sfintere tra l’esofago e lo stomaco, modificando la funzionalità del diaframma toracico, il quale si poggia su questa valvola, e modificando la conformazione della colonna cervicale e dorsale, riducendo in particolare le alterazioni tissutali che si creano sotto il continuo stimolo nocivo della patologia.
È possibile, inoltre, svolgere un lavoro a livello dei metameri della colonna dorsale dai quali proviene l’innervazione a tali visceri, riducendo così la continua efferenza eccitatoria ed infiammatoria che causa la cronicità del sintomo. In caso di GERD viene spesso trattata la muscolatura sub-occipitale e la meccanica cranica occipitale mediante tecniche articolatorie e/o manipolative per la correlazione diretta con l’uscita dalla base del cranio del nervo Vago, il quale innerva appunto lo stomaco e non solo.
Nonostante l’efficacia dell’approccio osteopatico viscerale su questi sintomi e disfunzioni, il GERD rappresenta comunque una patologia del sistema gastro-enterico e come tale deve essere seguita e trattata in primis dal Medico Specialista.
Trattamento osteopatico viscerale:
- Mobilizzazione dello sfintere gastro-esofageo
- Riequilibrio pressorio tra torace e addome tramite il trattamento del diaframma toracico
- Aumentare la mobilità articolare e manipolare le disfunzioni toraciche e vertebrali
- Ridurre la risposta infiammatoria a partenza neurologica dei metameri dorsali corrispondenti
- Riequilibrio cranio-sacro
La prevenzione rappresenta un passaggio fondamentale nell’evitare l’insorgenza del reflusso, e anche la gestione delle abitudini viziate, e attenzioni comportamentali e nella dieta sono fondamentali dopo la comparsa dei sintomi.
Dr. Tosti, quali consigli può dare a chi soffre di questa patologia?
- Non assumere o ridurre al minimo l’assunzione di cibi contenti xantine
- Non assumere o ridurre al minimo le bevande irritanti
- Non sdraiarsi dopo i pasti ma anzi favorire il transito
- Alzare leggermente la testata del letto mettendo un cuscino SOTTO il materasso dalla parte della testa
- Eseguire quasi quotidianamente respirazioni diaframmatiche
Sicuramente il migliore consiglio è di iniziare una terapia di cura dalla comparsa dei primi sintomi, per evitare che cronicizzino e che la patologia non diventi troppo invalidante.
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